A cura di Sabrina Zuccato

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L’esposizione “MEMORY the Light of Time”, che è stata allestita all’interno della sala lettura della biblioteca nazionale Marciana, sarà visitabile dall’8 aprile al 27 novembre. L’inaugurazione ufficiale si terrà la sera del 7 aprile, in concomitanza con la riapertura delle Procuratie Vecchie, attraverso uno speciale evento luminoso.

Opere site-specific in pixel, neon, LED e vetro dialogano con la grande architettura sansoviniana attraverso la memoria, filo conduttore della creatività: una nuova pagina onirica dell’artista che affronta un percorso unico e quasi segreto con la leggerezza di opere che non contaminano, pur nella loro coinvolgente energia, la stupefacente presenza del passato.

«Dopo una lunga vita di mostre eventi e performance, in tutto il mondo dal Giappone a New York, da Madrid a Parigi e Berlino – racconta Federica Marangoni –, eccomi qui, nella mia Venezia, più impegnata ed emozionata che mai per questa mostra alla Biblioteca Marciana, magico cuore culturale della città». Si tratta di un’esposizione complessa, sia per la logistica di uno spazio dove bisogna convivere con i lettori e il loro diritto al silenzio, che per la necessità di creare opere in dialogo forte, ma al tempo stesso rispettoso, con l’architettura che le ospita. «L’idea di fondo è dedicata al grande “signore” della biblioteca, il libro, che è contenitore della memoria e luce della mente» spiega l’artista.

«Tutta l’installazione può essere intesa come un’operazione culturale coraggiosa, con la quale l’artista vuole difendere il valore del patrimonio librario nonché puntare il dito sull’importanza della lettura» afferma Roberta Semeraro, curatrice della mostra insieme a Viana Conti. I temi del libro, della cultura e della parola scritta sono infatti la traccia che ha lasciato Marangoni nel corso di una lunga carriera in cui ha sempre messo in dialogo luce, video e vetro, elementi riconoscibili del suo linguaggio artistico a partire dall’opera Archivio della Memoria del 1996, riproposta qui in una nuova versione.

«Al nostro primo incontro – racconta il direttore della biblioteca Marciana, Stefano Campagnolo – ho proposto a Federica Marangoni di pensare a qualcosa di diverso, inusitato: perché non usare la biblioteca stessa come quinta per una installazione?  Lei si è subito entusiasmata e ha iniziato a lavorare a questa mostra».

L’inaugurazione

MEMORY the Light of Time verrà inaugurata ufficialmente la sera del 7 aprile, in concomitanza con la riapertura delle Procuratie Vecchie dopo il restauro finanziato da Assicurazioni Generali (che hanno anche reso possibile la realizzazione della mostra): per l’occasione, Marangoni ha quindi ideato uno speciale evento luminoso. «L’iniziativa chiuderà un cerchio iniziato nel 2019 con il restauro dei Giardini Reali e creerà, attraverso la luce, un forte legame visivo che non unirà solo le architetture ma che sarà anche, soprattutto, concettuale» conclude Emma Ursich, segretario generale della fondazione The Human Safety Net.

La mostra è accompagnata da un ricco catalogo pubblicato da Elzeviro contenente i testi delle curatrici Roberta Semeraro e Viana Conti assieme a quelli introduttivi del direttore della biblioteca nazionale Marciana, Stefano Campagnolo, e dell’amministratore delegato di Assicurazioni Generali, Philippe Donnet.

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