/ Promoted by The Venice Glass Week and Comune di Venezia,
Murano Illumina il Mondo is a unique exhibition under the vaults
of the Procuratie Vecchie in St Mark’s Square, featuring twelve glass
chandeliers designed by internationally renowned artists and realised
by some of Murano’s finest glass masters.
Al progetto “Murano Illumina il Mondo” hanno lavorato il Servizio Produzioni Culturali del Comune di Venezia, Vela Spa e l’Associazione Piazza San Marco. Il Comitato Organizzatore di The Venice Glass Week è composto da: Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Le Stanze del Vetro-Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e Consorzio Promovetro Murano.
Gli artisti e i designer – che sono stati selezionati da un Comitato Scientifico composto da Rosa Barovier Mentasti, storica del vetro, David Landau, Trustee di Pentagram Stiftung, e Chiara Squarcina, dirigente Area Attività Museali della Fondazione Musei Civici di Venezia – hanno accettato di partecipare al progetto “Murano Illumina Il Mondo” condividendo l’obiettivo di dare visibilità all’isola di Murano non solo come industria artigianale ma anche come fucina di nuove idee e centro internazionale di sperimentazione: si tratta di Philip Baldwin e Monica Guggisberg, Marcantonio Brandolini d’Adda, Federica Marangoni, Michael Craig-Martin, Ritsue Mishima, Cornelia Parker, Maria Grazia Rosin, Silvano Rubino, Lino Tagliapietra, Giorgio Vigna, Pae White a cui si aggiungono gli alunni della Scuola “Abate Zanetti” di Murano. Le fornaci che hanno prodotti i lampadari sono: Anfora, Simone Cenedese, Componenti Donà, Salviati in collaborazione con Nicola Moretti, Gianni Seguso, Lino Tagliapietra, Barovier&Toso, Wave Murano Glass e Scuola Abate Zanetti. Il coordinamento della produzione e in particolare il rapporto tra artisti e fornaci è stato affidato a Giordana Naccari.
I dodici lampadari sono stati realizzati rispettando specifici parametri di dimensione, peso e caratteristiche strutturali per garantire il rispetto del delicato luogo in cui sono stati installati, che non ha mai ospitato altre opere d’arte.